La parodontite è una malattia che colpisce i tessuti di sostegno del dente ( osso-legamento parodontale- gengiva), che porta , in ultima analisi, alla perdita del dente stesso.
La causa della parodontite è multifattoriale: genetica-batterica-iatrogena.
La cura della parodontite è divisa in due parti:
1) la prima consiste nel rimuovere i microorganismi responsabili della malattia parodontale ( i principali sono il Porphyromonas gingivalis, la prevotella Intermedia e l’Aggregatibacter actinomycetemcomitans);
2) la seconda, nel correggere eventuali conseguenze della parodontite ( per esempio la mancanza di supporto per un dente).
L’intero processo di trattamento delle parodontiti può essere suddiviso in sette fasi :
1 Diagnosi;
2 Terapia causale;
3 terapia meccanica non chirurgica;
4 Terapia farmacologica;
5 Terapia chirurgica ( per l’eliminazione o la riduzione delle tasche, oppure chirurgia rigenerativa);
6 Terapia impiantare;
7 Terapia di supporto parodontale.
La diagnosi è certamente il momento più importante: non si può certo curare una parodontite se non la si è scoperta, dunque è fondamentale raccomandare ai pazienti di non sottovalutare eventuali sintomi di infezione parodontale, quali SANGUINAMENTO GENGIVALE spontaneo o dopo spazzolamento, GENGIVE che si RITIRANO, ALITOSI, denti che CAMBIANO POSIZIONE, e sottoporsi ad una visita odontoiatrica nel caso tali sintomi dovessero apparire.
Infatti, da una semplice visita di controllo dal dentista è possibile fare diagnosi di parodontite, osservando forma e colore della gengiva e eseguendo un controllo radiografico. Ma lo strumento più importante fra tutti è il sondaggio parodontale, da effettuare esercitando una forza di circa 0,2-0,3 Newton fra dente e gengiva per tutta la superficie laterale del dente. Solo tramite sondaggio è possibile stabilire la presenza e la gravità della parodontite.
Eseguita la diagnosi, si passa alla fase terapeutica che prevede la rimozione dei microorganismi responsabili della parodontite. Questo viene ottenuto mediante diverse sedute di ablazione del tartaro, levigatura radicolare. Per svolgere questo, si possono usare strumenti manuali, sonici, ultrasonici.
Lo scopo della levigatura non è solo la rimozione della placca, ma anche favorire una migliore adesione della gengiva alla radice, riducendo l’ampiezza della tasca parodontale.
Un altro passo fondamentale nella terapia parodontale è il ripristino di una corretta igiene orale domiciliare. Le regole del paziente sono sempre le stesse, ovvero eseguire la corretta pulizia dei denti tramite l’uso degli appositi strumenti consigliati dall’odontoiatra.