Capita. Decidi di degustare un gelato, un piatto che mescola il freddo e caldo insieme e improvvisamente il gusto scompare di fronte al dolore che si insinua veloce e fulmineo nei denti.
Ti sarà capiatato di avvertire una sorta di scossa elettrica, che ti ha impedito di apprezzare uno dei piaceri della vita.
Poi, sei arrivato davanti allo specchio e hai cominciato a guardare i tuoi dprti scoprendo che alcuni di essi – ad esempio i canini – mostravano una sorta di alterazione nelle gengive che sembrano ritrarsi, lasciando scoperto una parte del colletto dentale.
Ti riconosci? Bene.
Se si, è altamente probabile che tu sia di fronte al fenomeno della RECESSIONE GENGIVALE.
Cosa è?
La recessione gengivale, detta anche ed impropriamente “gengive ritirate” è quella situazione clinica in cui le gengive migrano verso l’alto nei denti superiori e verso il basso nei denti inferiori.
Le cause di questo ritiro gengivale sono varie, batteriche-traumatiche-iatrogene.
In genere il primo disturbo che le recessioni gengivali danno è l’eccessiva sensibilità al freddo.
Infatti si ha difficoltà nel bere bevande fredde, gustare un gelato o mangiare gli agrumi, arrivando anche ad avere ipersensibilità anche nel respirare normalmente.
A questo, si può aggiungere – cosa non meno importante – una compromissione dell’estetica quando sono interessati i denti anteriori.
In questi casi, si inizia con il privarsi di tutto quello che disturba, condizionando non poco la propria vita.
La notizia positiva è che esiste la possibilità di risolvere definitivamente il problema, grazie a diverse e progressive tecniche veramente efficaci e risolutive.
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